Curioso gioco di parole: il Teatro Out Off di Milano sta in via Mac Mahon al 16 e ospita uno dei racconti più significativi del grande autore Giovanni Testori, La Gilda del Mac Mahon, scritto nel 1959.
Ovviamente non c'è più nulla da paragonare alla realtà odierna, ma la storia è ancora vicina all'immaginario dei giorni nostri: una storia di 'gioventù bruciata'. La Gilda è una ragazza che somiglia vagamente a Rita Hayworth, la diva che faceva perdere la testa ai ragazzi quanto Marlon Brando faceva impazzire le ragazze, a quei tempi. Gilda vive vicino al Ponte della Ghisolfa, che una volta era l’estrema periferia milanese e si innamora di un balordo, Gino Bonfanti, che diventa il suo mantenuto mentre lei vende il proprio corpo durante i sei mesi di detenzione da lui scontati in galera per ricettazione di refurtiva. Però, quando esce, Gino sposa un'altra e la Gilda, disperata, vorrebbe buttarsi sotto a un treno, ma...
Nel dopoguerra delle periferie milanesi e di tanti altri luoghi nella nostra povera Italia, schiacciata da anni di dittatura e una guerra persa in malo modo, si viveva di sogni, di speranze deluse e illusione distrutte. Solo le luci del varietà riuscivano, per un attimo, a lenire il grigiore di una periferia che offriva ben poco ai loro fremiti. Testori, non solo scrittore ma fine poeta, regista, attore, critico d'arte e drammaturgo, lavorò anche con Luchino Visconti, consegnando alla storia film come Rocco e i suoi Fratelli e, anni dopo, propose la straordinaria interpretazione di un allora giovane e molto promettente Franco Branciaroli per quella memorabile rappresentazione alla Stazione Centrale, scalinata est, di In exitu, poi replicato alla vecchia sede del Teatro Out Off. Un capolavoro assoluto.
Buona qui la regia di Lorenzo Loris, ottima l'interpretazione di Elena Callegari che si affianca a Matteo Pennese. Le scene sono di Daniela Gardinazzi, i costumi di Nicoletta Ceccolini, gli interventi visivi di Dimitris Statiris e Fabio Cinicola, le musiche originali di Matteo Pennese con la consulenza musicale di Andrea Mormina, mentre le luci sono di Luca Siola. Da citare pure la consulenza artistica di Mariagiovanna Frigerio e Alberica Archinto. Dal 4 al 23 maggio, potrebbe emozionare sul serio.